domenica 3 marzo 2013

Cellino esce dal carcere: «Contro la mia volontà»

 
Massimo Cellino ha lasciato ieri il carcere di Buoncammino intorno alle 17. Il presidente del Cagliari calcio è stato trasferito a bordo di un fuoristrada con vetri oscurati in una località ancora sconosciuta. Secondo indiscrezioni sarebbe destinato agli arresti domiciliari in una struttura di recupero a Villamassargia, nel Sulcis.

«CONTRO LA MIA VOLONTA'» - "È una decisione contro la mia volontà": così Massimo Cellino al suo difensore, avvocato Benedetto Ballero, mentre usciva dalla cella di Buoncammino per essere trasferito agli arresti domiciliari.

A VILLAMASSARGIA - È la comunità penale Terra Manna a Villamassargia (Carbonia Iglesias) il luogo assegnato a Massimo Cellino per gli arresti domiciliari. Ex azienda agricola, ora è gestita dalla cooperativa San Lorenzo che si occupa del recupero e reinserimento dei detenuti. La comunità si trova lungo la provinciale che porta a Domusnovas.
corrieredellosport.it

lunedì 18 febbraio 2013

Sau trascina il Cagliari a Pescara!

PESCARA: Perin; Zanon (19′ st Caprari), Bianchi Arce, Bocchetti, Zauri; Blasi (30′ st Vukusic), D'Agostino (4′ st Bjarnason), Rizzo, Weiss, Celik; Caraglio. A disp.: Pelizzoli, Cascione, Capuano, Abbruscato, Modesto, Caprari, Balzano. All.: Bergodi.
CAGLIARI: Agazzi; Pisano, Rossettini, Ariaudo, Avelar; Casarini, Nainggolan, Ekdal (43′ Eriksson), Cossu (27′ st Cabrera), Ibarbo, Sau (36′ st Nené). A disp.: Avranov, Perico, Thiago Ribeiro, Pinilla. All.: Pulga

Arbitro: Gervasoni
Marcatori
: 8′ st, 16′ st Sau (C)
Ammoniti
: Zauri, Zanon, Rizzo, Blasi (P), Ekdal, Cabrera (C)
Espulsi
: Weiss (P)

 I rossoblù si impossessano sin da subito del pallino del gioco provandoci dalla distanza con Ekdal e Ibarbo. Appena due tiri, peraltro che non inquadrano la porta, come quelli che prova il capitano D'Agostino per i padroni di casa. La partita scorre lenta e senza spunti da ambo le parti sino al 42': Weiss si accende improvvisamente: prende palla, si accentra e sfoggia un destro che solo una gran deviazione di Agazzi manda sul palo, tenendo il punteggio ancorato sulla parità. E' l'unico sussulto di un primo tempo che evidenzia la poca voglia del Cagliari, incapace di approfittare degli evidenti limiti del Pescara, sottolineati dai fischi e dai cori dei suoi tifosi, incapace di esprime una qualsivoglia idea di gioco.

 Nel secondo tempo la partita volge da subito in favore del Cagliari, che appare subito più determinanto, e schiaccia il Pescara nella sua metà campo. Fra i padroni di casa accusa un problema muscolare D'Agostino, che deve lasciar spazio al 48' all'islandese Bjarnason.
Al 50' Avelar ci prova su calcio d'angolo con un rasoterra velenoso, sul quale però è attento Perin, che riesce a bloccare. I sardi però accelerano il ritmo e il goal è nell'aria, e arriva puntuale al 53'. Cossu mette un bel cross dalla destra, a centro area irrompe Marco Sau, che anticipa anche il suo compagno Ekdal e con un colpo di testa angolato batte Perin sbloccando il risultato.
I rossoblu' continuano a premere, così al 61' arriva anche il raddoppio: cross basso dalla destra di Pisano, il pallone, deviato da Casarini, arriva comunque a Sau, che da spalle alla porta si gira segnando la sua doppietta personale e beffando Bianchi Arce e il portiere Perin. Per il bomber di Tonara è la decima rete in Serie A in questa stagione.
A fine partita Ivo Pulga, in sala stampa dell'Adriatico, ha parlato ovviamente della gara contro il Pescara con la mente al patron Cellino e dicendo:"Mi era stato chiesto se la squadra avesse potuto risentire di quello che e' accaduto in settimana e io avevo detto che i ragazzi avrebbero risposto e giocato per il presidente, e sul campo e' stato cosi', con una buona prestazione e una vittoria meritata e importante. La squadra ha mostrato grande attaccamento alla maglia. Questi ragazzi che io alleno sono dei professionisti seri e oggi lo hanno dimostrato ancora una volta, in una domenica difficile".

Sul rischio di dover emigrare dall'Is Arenas, il tecnico sardo ha spiegato: "Non posso rispondere. Questa e' una domanda che dovete rivolgere ad altri e non a me. Io non posso che augurarmi di poter giocare sempre nel nostro stadio, ma in questo momento, credetemi, non so cosa dire".

Ospite della trasmissione "5' di recupero" il patron del Palermo Zamparini dice:Cellino in carcere? E' una cosa che mi causa grande tristezza. Gli sono molto vicino, da amico e da imprenditore. Inoltre, in questa vicenda, darei un dieci al Sindaco Contini". "Costruire uno stadio non è un intervento nel quale ci si arricchisce; anzi è un'opera per il bene collettivo. Sicuramente, in questa storia, la magistratura si è avvalsa di consultenti che l'hanno indotta a sbagliare", ha precisato Zamparini.

 Andrea Cossu ha voluto dire la sua sulla vicenda Is Arenas: "E' stata una settimana pesante. Abbiamo lottato per dedicare questa vittoria al presidente. Siamo orgogliosi di lui, ci ha regalato uno stadio degno di questo nome. Questa vittoria ci avvicina alla salvezza ma è piena anche di altri significati. Non so se la questione stadio sia conclusa. Secondo me è un'ingiustizia. Ma noi siamo professionisti e andiamo in campo per fare il massimo per il Cagliari".

Mattia Grassani, avvocato di Massimo Cellino rilascia una dichiarazione: "Non ho preso parte all'interrogatorio di garanzia, ma da quanto è emerso dall'inchiesta vedo che in Italia è sempre più difficile fare nuovi stati, la strada intrapresa da Cellino dunque porta solo problemi purtroppo. Di fronte alla possibilità di giocare in uno stadio inadeguato, Cellino ha voluto realizzare una nuova struttura ma ha sempre incontrato problemi dovendo giocare sia fuori dalla Sardegna sia a porte chiuse. L'iniziativa privata va agevolata e non repressa e contrastata.  Non mi spingerei ad affermare che questo stadio sia stato realizzato contro la normativa vigente, sarebbe però deprimente vedere un'opera di questo tipo oggetto di un'ordinanza di demolizione." terraisolana

venerdì 15 febbraio 2013

Cellino:tutti a testa alta !

Cellino incontra il sindaco: Cagliari al Sant'Elia

"La Sardegna e tutto il mondo attorno al Cagliari Calcio deve vivere questo momento a testa alta, i tifosi non devono avere nulla da vergognarsi, abbiamo fatto il possibile per dare loro uno stadio". Questo è il messaggio che Massimo Cellino ha voluto lanciare dal carcere di Buoncammino attraverso le parole Mauro Pili. Il deputato Pdl  giovedì sera ha varcato le porte della casa circondariale sarda per incontrare il presidente del Cagliari.

Pili rivive poi la giornata di Cellino: "Il presidente mi è apparso sereno - ha sottolineato - parlando mi ha fatto capire di aver realmente compreso cosa era accaduto solo intorno alle 19, fino a quell'ora non si era quasi reso conto di nulla. Solo dopo ha preso atto di essere in carcere e di vivere un momento difficile della sua vita".

Ottima è stata invece l'accoglienza dei detenuti verso l'illustre carcerato: "Mi ha detto che lo hanno accolto con grande affetto - ha spiegato ancora Pili - hanno dimostrato nei suo confronti amicizia e generosità, arrivando a preparargli anche una pizza per la cena".

Intanto ieri pomeriggio il Tar della Sardegna ha accolto il ricorso del Cagliari contro il rinvio, deciso dal prefetto, della partita che si sarebbe dovuta svolgere a Is Arenas lo scorso 23/9 contro la Roma.In teoria si aprono le porte per la disputa della gara che, però, nel frattempo è stata assegnata a tavolino ai giallorossi. Aumentano comunque le possibilità che la partita venga rigiocata: i sardi hanno 30 giorni per presentare ricorso alla Corte di Giustizia Federale.terraisolana

lunedì 28 gennaio 2013

Il Cagliari non vince ad is arenas

Cagliari-Palermo 1-1, le pagelle

 

Il gol dell'1-1 di Thiago Ribeiro. Ansa

foto ©Getty Images

CAGLIARI (4-3-3): Agazzi 6, Pisano 6, Astori 5,5, Rossettini 6, Avelar 5,5, Dessena 5,5 (14' st Thiago Ribeiro 5,5), Conti 6, Nainggolan 6,5, Sau 6, Pinilla 5,5 (31'st Cossu 6,5), Ibarbo 6. A disp.: Avramov, Casarini, Del Fabro, Perico, Ekdal. All.: Pulga-Lopez
PALERMO (3-4-2-1): Sorrentino 6,5, Munoz 5,5, Aronica 6, Von Bergen 6; Morganella 6, Kurtic 6, Barreto 6, Dossena 5,5, Ilicic 6,5 (25' st Formica 6), Brienza 6 (38'st Anselmo s.v.), Dybala 6,5. A disp.: Benussi, Brichetto, Rios, Donati, Sanseverino, Miccoli, Malele. All.: Gasperini.

ARBITRO: Valeri di Roma 5

"

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Partita che inizia subito forte, dopo soli quaranta secondi Pinilla calcia da posizione defilata trovando lo specchio, ma Sorrentino inaugura i nuovi guanti rossaneri mandando la palla in calcio d'angolo. 

 I siciliani sono pericolosi soprattutto nel gioco aereo ma le azioni sono un pò troppo imprecise.

Al trentesimo il risultato si sblocca, la palla arriva a Dossena sulla sinistra che si libera bene in velocità arriva sul fondo e serve all'indietro Ilicic solo all'altezza degli undici metri e lo sloveno  con un tiro di prima potente incrocia sulla destra e punisce Agazzi.

I rossoblu' cercano subito di reagire con Conti e Ibarbo che non riescono ad inquadrare la porta. Sempre presente con le sue incursioni in area Sau, che in area fa faville ma Sorrentino non si scompone.

La partita inizia ad accendersi, e iniziano a fioccare le occasioni, prima il Palermo vicino al raddoppio ancora con Ilicic che servito da Dybala ha la palla sul piede preferito, ma questa volta non riesce a colpire la porta.
Primi dieci minuti della ripresa vedono il Cagliari provare a spingere e il Palermo forte del vantaggio maturato nel primo tempo cercare il contropiede.
Il Cagliari sembra privo di idee e senza la forza per reagire così Pulga decide di essere più offensivo fuori un centrocampista difensivo come Dessena, dentro Thiago Ribeiro. Ma anche così il Cagliari non riesce a creare occasioni degne di nota, gioco lento e prevedibile con poca fantasia, sopratutto nei pressi dell'area di rigore dove manca l'ultimo passaggio.
Più il tempo passa più il Palermo si chiude e non pensa neanche più ad attaccare.
Quando la gara volge al termine giunge al 90' l'inaspettato pareggio di Thiago Riberio che su un gran cross di Avelar con uno stacco perentorio tra Dossena e Formica trafigge Sorrentino. Finisce così uno ad uno, un pareggio utile per due formazioni che non vogliono scendere in B.
Ivo Pulga è soddisfatto per il pari ottenuto dal Cagliari, salvato da Thiago Ribeiro nel finale contro il Palermo.
Poi a fine gara mister Ivo Pulga intervistato si mostra appagato dai suoi:
"Devo fare i complimenti alla squadra poiche abbiamo creato tanto, mantenendo un buon equilibrio tattico, e ci siamo trovati di fronte ancora un Sorrentino insuperabile, proprio come quando era venuto qui con il Chievo. I ragazzi si sono battuti fino all'ultimo, e sono riusciti a trovare il pareggio nel finale".

"Le cessioni di Astori e Nainggolan? Credo che i giocatori attualmente a disposizione restino tutti, anche dopo gennaio", il pensiero dell'allenatore rossoblu. terraisolana
 
Classifica serie A  2012-13

1 Juventus
 
 
49
2  Napoli
 
 
46
3  Lazio
 
 
43
4  Inter
 
 
40
5  Milan
 
 
37
6  Fiorentina
 
 
36
7 Catania
 
 
35
8  Roma
 
 
34
9 Udinese
 
 
33
10 Parma
 
 
31
11 Chievo Verona
 
 
28
12 Torino
 
 
27
13  Sampdoria
 
 
24
14 Atalanta
 
 
23
15 Bologna
 
 
22
16 Cagliari
 
 
21
17 Pescara
 
 
20
18 Genoa
 
 
18
19 Palermo
 
 
17
20  Siena  14
 
*Torino FC: 1 punti di penalizzazione
*UC Sampdoria: 1 punti di penalizzazione
*Atalanta BC: 2 punti di penalizzazione
*AC Siena: 6 punti di penalizzazione

venerdì 18 gennaio 2013

Il Cagliari tra cda, lotta salvezza e mercato

  
foto cagliaricalcio.net da sinistra il tecnico Pusceddu,Nicola Murru e Dario Del Fabro
 
Il prossimo 24 gennaio in casa rossoblu' si terrà il Cda per esaminare la situazione finanziaria del club indispensabile per capire come muoversi negli ultimi giorni di calciomercato.
Il presidente Cellino certamente è stato messo a dura prova dagli ingenti sforzi economici compiuti per la realizzazione del gioiello Is Arenas a Quartu.
Tuttavia occorre monetizzare per consolidare i bilanci societari e per farlo occorre cedere quei giocatori richiesti da tempo. Il Napoli punta dritto su Astori e Nainggolan, Nenè interessa al Torino,Ibarbo piace tantissimo al Bologna.
Anche l'Atalanta ha fatto un pensierino su Agazzi che tornerebbe nella sua Bergamo ad occhi chiusi.
Albin Ekdal invece sta convincendo sempre piu' con le sue prestazioni a centrocampo la dirigenza della Fiorentina, così come non mancano le pretendenti per Ariaudo in primis Udinese e Sampdoria.
Senza dubbio le note liete giungono da Murru e Del Fabro che non hanno mostrato imbarazzo nell' essere schierati titolari nonostante arrivino dalla formazione primavera.
E' proprio dai giovani allenati da Vittorio Pusceddu che occorre costruire il nuovo Cagliari, si può e lo si deve fare perchè non è possibile che solo il Barcellona,l'Arsenal o l' Ajax ci riesca facendoli giocare anche in Champions League. terraisolana

giovedì 17 gennaio 2013

Allenare in Italia non conviene piu' !

Allenatori: tutti gli stipendi Conte (Juventus)   Ancelotti (Paris S.G)

Un tempo allenare in Italia era il massimo, oggi nell'era della globalizzazione e dei magnati arabi i campionati esteri fanno gola agli investimenti nel pallone ma non solo.

Nel resto del mondo si costruiscono stadi di proprietà con veri e propri centri commerciali che consentono ai club di guadagnare tutta la settimana sopratutto tramite il merchandiser.Per capire il divario basta confrontare gli ingaggi che percepiscono i tecnici  nella serie A con quelli che i loro colleghi italiani strappano oltre confine. terraisolana

Stipendi allenatori italiani all'estero:

Ancelotti 13,5 mln di euro

Lippi: 10 mln di euro

Capello: 7,8 mln di euro

Mancini: 5,9 mln di euro

Spalletti: 3,3 mln di euro

Stipendi allenatori in serie A:

Conte: 3 mln di euro (2015)

Mazzarri: 2,5 mln (2013)

Allegri: 2,4 mln (2014)

Zeman: 1,4 mln (2014)

Stramaccioni: 1,1 mln (2015)

Montella: 1 mln (2014)

Delneri: 1 mln (2013)

Pioli: 0,9 (2014)

Donadoni: 0,9 (2013)

Guidolin: 0,8 (2015)

Ventura: 0,8 (2014)

Colantuono: 0,7 (2014)

Petkovic: 0,6 (2014)

Delio Rossi: 0,5 (2013)

Gasperini 0,45 (2014)

Corini: 0,4 (2013)

Maran: 0,35 (2014)

Iachini: 0,3 (2013)

Bergodi: 0,3 (2013)

Pulga/Lopez 0,3 (2013)

mercoledì 16 gennaio 2013

Canini: scusami Cagliari ma domenica devo vincere!

 
 
Domenica l'Atalanta allenata dal tecnico Colantuono sfiderà i rossoblu'al Comunale di Bergamo e per Canini non si tratterà di una gara qualsiasi, visto che fu proprio il club sardo a farlo esordire in serie A nella stagione 2005-2006. "A Cagliari ho trascorso sette anni importanti – ha dichiarato l'ex difensore rossoblu –, ma si tratta del passato,qui in maglia neroazzurra sono tornato a casa e spero di onorarla al meglio.in Sardegna ho lasciato tanti amici e compagni ma la vita va avanti." terraisolana