Destro e Peluso
ITALIA-INGHILTERRA 1-2
Marcatori: De Rossi (It) al 15' p.t., Jagielka (In) al 28' p.t., Defoe (In) al 34' s.t.
Italia: Sirigu; Abate (dal 41' s.t. Schelotto), Ogbonna, Astori, Balzaretti (dal 1' s.t. Peluso); Aquilani (dal 24' s.t. Poli), De Rossi, Nocerino; Diamanti (dal 14' s.t. Verratti), El Shaarawy (dal 14' s.t. Gabbiadini), Destro (dal 35' s.t. Fabbrini). All. Prandelli.
Inghilterra: Butland (dal 1' s.t. Ruddy); Walker, Cahill, Jagielka (dal 17' s.t. Lescott), Baines (dal 32' s.t. Bertrand); Johnson, Carrick, Lampard (dal 24' s.t. Livermore), Young (dal 17' s.t. Milner); Cleverley, Carroll (dal 1' s.t. Defoe). All. Hodgson.
Ieri sera in Svizzera è partito il Prandelli bis con l' esordio in maglia azzurra di tanti giovani di buone prospettive e speranze. Le tre reti sono state segnate da De Rossi per gli azzurri al 15' minuto, e poi da Jagielka al 28' minuto e da Defoe al 34' del secondo tempo: i primi due gol sono stati segnati di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo, mentre il gol della vittoria inglese è arrivato su un classico contropiede in un finale segnato dalle troppe sostituzioni. Per l'Inghilterra è la prima vittoria contro gli azzurri dal 1997 ad oggi, ed era un'amichevole anche allora.
Il primo tempo è stato sicuramente piacevole, giocato su buoni ritmi tra due squadre che hanno cercato di giocare bene, anche se va detto che non si sono registrate grandissime occasioni da gol. L'Italia giovane e sperimentale di Cesare Prandelli è comunque piaciuta, soprattutto con un Ogbonna molto positivo in difesa, con Diamanti sempre pericolosissimo quando ha la palla tra i piedi e con Destro che ha dimostrato di essere una prima punta davvero abile. Siamo al 15' minuto e Alessandro Diamanti batte una punizione tagliata sul primo palo, molto pericolosa. Butland devia in angolo, ed è lo stesso giocatore del Bologna a battere: cross perfetto, e splendido inserimento del centrocampista della Roma. Dopo il gol azzurro è arrivato il momento migliore per l'Italia, con Destro protagonista di due belle conclusioni; l'Inghilterra però è riuscita a pareggiare sfruttando proprio un calcio d'angolo. Siamo al 28', e il difensore centrale Jagielka trafigge Sirigu dopo aver anticipato Balzaretti. Nella prima parte della ripresa parte un tiro di Destro dalla breve distanza, ben parato da Ruddy, e un ottimo inserimento di Peluso, che però perde l'attimo per colpire, forse emozionato all'idea di poter segnare dopo pochi minuti dall'esordio in azzurro. L'Inghilterra invece sfrutta di più i cross e i calci piazzati: in ben due casi arrivano falli in attacco che vanificano i successivi tiri , e poi c'è anche una clamorosa carambola tra Peluso, Sirigu e Lescott, con la palla che balla sulla linea ma non entra. Verratti si mette in luce con un bel tiro, Gabbiadini con uno splendido colpo di testa su cui il portiere inglese si supera. Proprio da quella respinta parte il contropiede imprevisto per gli azzurri ad opera di uno scatenato Defoe che, supera Abate, rientra sul piede preferito e lascia partire un tiro a giro che Sirigu riesce a toccare, ma non a deviare: 2-1 Inghilterra. Defoe ci riprova dopo un minuto con un tiro fuori, ormai la partita si spegne sempre piu'.
L'analisi dei nuovi:
Mattia Destro è il più positivo tra gli esordienti del reparto offensivo azzurro. Il giocatore della Roma entra in campo con una cattiveria agonistica tipica del veterano, tenendo bene anche fisicamente contro l' ottima difesa inglese. Svaria su tutto il fronte d'attacco, cerca sempre la profondità e dialoga al meglio con i compagni.
Federico Peluso entra subito in partita e sfodera cavalcate su cavalcate nella sua corsia, aiutando anche il centrocampo.
Manolo Gabbiadini mostra di avere le doti giuste per inserirsi negli schemi di Prandelli. I movimenti sono congeniali ai compagni di reparto e non teme l'uno contro l'uno.
Stephan El Shaarawy esordisce con una prestazione poco incisiva, anche se dal centrocampo all' attacco garantisce un buon possesso palla al gruppo ma lasciando Destro in molte fasi da solo.
Marco Verratti non riesce a prendere in mano le chiavi della mediana azzurra, talvolta, si incarta in giocate troppo complicate e non riesce mai ad accendere la luce. Lui può essere il nuovo Pirlo, ha dimostrato di avere tutte le carte in tavola per essere il faro di un centrocampo nuovo,è giovanissimo e al PSG potrà solo migliorare.
Andrea Poli entrando nelle fasi finali si è limitato al facile compitino, senza rischiare troppo.Certamente verrà rivisto, perchè ha già dimostrato di poter giocare tranquillamente accanto a giocatori di alto carisma con forte maturità.
Manolo Gabbiadini mostra di avere le doti giuste per inserirsi negli schemi di Prandelli. I movimenti sono congeniali ai compagni di reparto e non teme l'uno contro l'uno.
Stephan El Shaarawy esordisce con una prestazione poco incisiva, anche se dal centrocampo all' attacco garantisce un buon possesso palla al gruppo ma lasciando Destro in molte fasi da solo.
Marco Verratti non riesce a prendere in mano le chiavi della mediana azzurra, talvolta, si incarta in giocate troppo complicate e non riesce mai ad accendere la luce. Lui può essere il nuovo Pirlo, ha dimostrato di avere tutte le carte in tavola per essere il faro di un centrocampo nuovo,è giovanissimo e al PSG potrà solo migliorare.
Andrea Poli entrando nelle fasi finali si è limitato al facile compitino, senza rischiare troppo.Certamente verrà rivisto, perchè ha già dimostrato di poter giocare tranquillamente accanto a giocatori di alto carisma con forte maturità.
terraisolana
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